14/12/2020 – San Marino RTV.
“Perché sentirsi zero quando puoi dare origine all’infinito?”
“L’idea di scrivere questa favola – spiega l’autrice – mi è venuta osservando le espressioni di stupore dei miei studenti quando ogni anno introduco il concetto di infinito e le problematiche ad esso connesse. Da lì, il desiderio di trovare la via più opportuna per introdurre fin dall’età più tenera alcuni concetti matematici fondamentali attraverso la fiaba e il gioco. Il protagonista di questa storia è Zero, non può essere visto, non può essere calcolato e dove c’è lui c’è solo silenzio, è uno zero assoluto in ginnastica, quando deve disegnare il suo foglio resta sempre vuoto nonostante le numerose idee che gli affollano la mente, quando entra nell’aula di musica gli strumenti si zittiscono: tutti sinonimi dello zero in fisica, in filosofia, in psicologia. Per questo motivo Zero viene cacciato dai giochi e allontanato dal gruppo perché lui è diverso dagli altri. Ma la diversità, spesso intesa erroneamente come mancanza, deve in realtà essere la risorsa fondamentale per far emergere la propria essenza, la propria unicità. La profonda solitudine di Zero non sarà per lui motivo di sconforto perché attraverso il desiderio di realizzazione di sé, Zero arriverà alla consapevolezza di essere lui stesso il generatore nientemeno che dell’immensità, dell’infinito. Ci si potrebbe chiedere come sia possibile raffigurare l’infinito all’interno di uno spazio fisico finito come quello della pagina, ecco insieme all’illustratore Manuel Bruno che ho voluto fortemente al mio fianco, direi che ci siamo riusciti”.
Edita da Pane e Sale, è la prima di una serie di storie che costituiscono un percorso progettuale che è stato capace da subito di catalizzare consensi anche fuori confine. Già disponibile presso la Libreria Cosmo di San Marino, da gennaio sarà distribuita in tutte le librerie italiane.
Intervista disponibile su San Marino RTV
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