Perché sentirti uno Zero quando puoi dare origine all’infinito?
“La straordinaria storia di Zero” scritta da Chiara Giacomoni, è una favola matematica per bambini sul numero zero che descrive uno spaccato di vita quotidiana sul tema della diversità, un fenomeno che da sempre ha caratterizzato la storia dell’uomo e che ritroviamo in modo evidente nelle scuole e in contesti sociali.
Zero, il protagonista, non è un bambino come gli altri, non può essere visto, non può essere ascoltato, non può essere calcolato, è uno zero in tutte le discipline, non vale nulla agli occhi degli altri. Così viene escluso dai compagni di giochi e allontanato dal gruppo perché singolare, diverso, non conforme. A questo stato di emarginazione, Zero reagisce inizialmente con profonda frustrazione e solitudine, si sente messo all’angolo, non è capito, non è apprezzato per la sua essenza. Per lui la vita è molto triste, ma non abbandona la speranza, anzi, trova la forza di esplorare nuove possibilità perché sente crescere dentro di sé la consapevolezza di possedere un valore speciale. La perseveranza e la determinazione nel desiderio di realizzare sé stesso, porteranno Zero al raggiungimento di un obiettivo davvero inatteso, la dimostrazione di rivelarsi unico e insostituibile e capace di profondere risultati di inestimabile pregio e di valore incommensurabile. Proprio lui, lo Zero che non valeva nulla, sarà l’unico numero in grado di dare origine nientemeno che all’infinito.
Questa favola, oltre al risvolto didattico nell’insegnamento di concetti matematici fondamentali, vuole infondere la forza di saper sempre riconoscere il valore di specialità e di unicità che ciascuno di noi possiede.
La favola affronta il concetto dello zero in matematica come nulla, come vuoto, come assenza di cose, assimilandone il significato alla filosofia, alla psicologia, alla fisica, ambiti che da sempre appassionano e stimolano i pensieri e gli intelletti delle menti più sopraffine. E non da ultimo, in matematica, che dallo zero, e quindi dall’infinito, si introducono le basi dell’analisi infinitesimale.
“La straordinaria storia di Zero” sfiora con delicatezza tematiche fondamentali quali il bullismo e l’emarginazione nella scuola, il concetto di socializzazione e aggregazione contrapposto alla solitudine e all’abbandono, la capacità e il coraggio di spostare il punto di vista per osservare nuove prospettive e orizzonti, la rivincita dell’incompreso che attraverso la tenacia trova il riscatto verso la felicità, per culminare con un finale d’effetto che è un inno al riconoscimento del valore di unicità e di specialità che ciascuno di noi possiede.
L’autrice della favola “La straordinaria storia di Zero” Chiara Giacomoni, docente di Analisi matematica dell’Università di San Marino, racconta come l’idea di scrivere questa favola per bambini sia nata dalla correlazione tra la sottile osservazione delle modalità di acquisizione delle competenze matematiche da parte degli studenti e l’attenta analisi dei loro comportamenti nelle attività relazionali di gruppo. In matematica i cosiddetti punti “singolari” sono punti degni di attenzione e vanno indagati perché in essi succederà qualcosa. Come in matematica, anche nella vita la “singolarità”, spesso sinonimo di diversità, ha necessità di essere osservata, approfondita, compresa, perché può essere occasione di cambiamento e di crescita evolutiva.
“La straordinaria storia di Zero” – spiega Chiara Giacomoni – “vuole essere una metafora sociale e psicologica che ha per tema la matematica per bambini ma che strizza l’occhio agli adulti, con l’esortazione ad avere coraggio e consapevolezza di sé per vincere ogni resistenza interiore nel sentirsi diversi. Se ognuno di noi sarà capace di dare spessore a ciò che agli altri appare una differenza, una mancanza, una fragilità, convertendole in specialità, risorse e peculiarità, allora riusciremo a trasformare i nostri punti deboli in punti di forza, le nostre inabilità in capacità, e consapevoli di questo valore potremo finalmente essere espressione unica e speciale del nostro io più intimo e profondo.”
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1. Le favole e storie matematiche sono strumenti essenziali per introdurre i bambini ai numeri e alle operazioni, rendendo la matematica per bambini divertente e accessibile fin dalle elementari, in particolare dalla classe prima
2. Le favole per bambini, in particolare quelle sull’inclusività e sull’amicizia, insegnano ai bambini a riconoscere e gestire le proprie emozioni, promuovendo un ambiente scolastico più empatico e inclusivo
3. Le favole sul bullismo e sull’emarginazione sono strumenti potenti per sensibilizzare i bambini sull’importanza del rispetto e della solidarietà, e per prevenire comportamenti problematici fin dalle prime classi della scuola primaria
4. Le favole sull’emarginazione, arricchite da storie sulla matematica, stimolano il pensiero critico e consentono ai bambini di sviluppare abilità analitiche in un contesto divertente e ricreativo
