09/03/2024 – San Marino RTV.
Il bullismo è ad oggi la forma di violenza più diffusa tra i giovani. Per questo è importante parlarne ai bambini sin dall’età scolare affinché imparino da subito a credere nelle loro capacità. E, strano a dirsi, la matematica può venire in aiuto, grazie ad una favola. Dilaga tra i giovani il bullismo, uno su quattro ne è vittima, percentuale che sfiora il 27% nel 2023, ma si denunciano solo i casi gravi, secondo una indagine del ministero dell’istruzione. Fenomeno in crescita che si nutre delle fragilità che si amplificano nell’infanzia e nell’adolescenza. Colpisce subdolamente i più deboli, non c’è distinzione di genere, ad essere bersagliata è la diversità, che sia fisica, sessuale, di opinione, o più semplicemente l’incapacità di reagire.
Un tema approfondito dalla docente di analisi matematica, Chiara Giacomoni nel corso del convegno, “Giulia Nessuna Centomila” sulla prevenzione della violenza sulle donne nel ricordo di Giulia Ceccchettin, ospitato il 6 marzo scorso dall’Università, e al quale l’accademica è stata invitata tra i relatori.
Come rispondere, dunque, alla forma di violenza più diffusa tra i giovani? L’arma migliore contro bullismo e cyberbullismo è innanzitutto la prevenzione: è necessario pertanto parlarne ai bambini fin dall’età scolare. E come spesso accade, a creare un ponte ed un ambiente favorevole all’apprendimento di messaggi positivi e valori sociali sono sempre le favole, questa volta insieme alla matematica. “La matematica” viene in aiuto con la favola, “La straordinaria storia di Zero” in cui si parla proprio di bullismo, – dice Chiara Giacomoni, parlando del libro per bambini del quale è autrice – perché Zero è un numero scomodo, diverso dagli altri, rovina le operazioni, fa scomparire i numeri con la moltiplicazione e quindi viene allontanato, denigrato e messo all’angolo.
È importante insegnare ai bambini la differenza che intercorre tra il dispetto occasionale e la reiterazione del dispetto, l’accanimento, l’intenzionalità a prevaricare il bambino più fragile. I soprusi nel tempo generano ferite che segnano all’interno e non sono riconoscibili esternamente. Queste ferite poi, portano il bambino o al ritiro, cioè alla chiusura in se stesso, o all’aggressività, cioè all’attacco. Occorre pertanto partire dal riconoscimento del DIRITTO alla diversità perché ciascuno di noi ha la facoltà di esprimere le proprie singolarità, e dal riconoscimento del VALORE della diversità, perché ciascuna diversità può diventare un punto di forza”.
Il libro “La straordinaria storia di Zero”, rientra in un più ampio progetto didattico: “Con “Matematica Alternativa” – spiega infine Chiara Giacomoni – che presentiamo nelle scuole d’Italia e di San Marino, utilizziamo la matematica per insegnare ai bambini a credere nelle proprie capacità senza farsi condizionare dalle etichette e dalle parole limitanti, facendo della propria diversità un valore aggiunto”.
Nel video l’intervista a Chiara Giacomoni, Docente analisi matematica UNIRSM e autrice della favola “La straordinaria storia di Zero”.
Autore: Silvia Pelliccioni
Intervista completa disponibile su San Marino RTV
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