La magia può accadere nei luoghi più inaspettati, e proprio di recente ho vissuto un’esperienza straordinaria al Reparto Pediatrico del Policlinico Sant’Orsola di Bologna. Questo non è solo un racconto sulla mia visita, ma vuole essere un tributo affettuoso alle incredibili persone che lavorano lì: i pazienti, le infermiere e tutto il personale medico e paramedico che rende quel luogo un’isola di calore umano e di speranza.
Sono arrivata con il mio libro, “La Straordinaria Storia di Zero“, una favola matematica che ho scritto qualche anno fa. Talvolta, la matematica può sembrare fredda e distante, ma credo fermamente che ogni concetto matematico possa essere reso semplice e affascinante attraverso il racconto di storie coinvolgenti. Ed è esattamente ciò che ho cercato di fare con questa favola: assimilare la matematica a esperienze di vita, rendendola accessibile e divertente per i giovani lettori.
La mia visita al Reparto Pediatrico del Sant’Orsola è stata particolarmente speciale perché, al mio fianco, avevo un ospite d’onore, l’artista Renato Zero. La sua presenza ha aggiunto un tocco di magia e gioia all’atmosfera del reparto. Gli occhi dei bambini brillavano di eccitazione mentre si radunavano per ascoltare la favola. E mentre leggevo la storia di Zero, potevo leggere negli visi dei piccoli pazienti l’entusiasmo e la meraviglia. Era come se stessimo viaggiando insieme in un mondo fantastico fatto di numeri e di fantasia.
Ma ciò che ha reso davvero magica questa giornata è stata l’accoglienza calorosa delle infermiere e del personale del reparto. Erano così felici di averci lì, di vedere sorridere e accendersi di gioia i volti dei loro giovani pazienti! La gentilezza e l’empatia che queste persone dedicano al loro lavoro quotidiano erano palpabili. Sono molto più che operatori sanitari: sono angeli custodi che rendono il reparto un luogo accogliente e sicuro per i piccoli degenti.
Parlando con le infermiere, ho potuto percepire la passione del loro lavoro. Mi hanno raccontato di come il sorriso o la semplice risata di un bambino possa accendere di luce l’intero reparto. Mi hanno spiegato quanto sia gratificante vedere i loro giovani pazienti superare, giorno dopo giorno, piccole sfide e ritrovare la salute grazie alle cure amorevoli e al sostegno costante.
Lavorare con i bambini malati non è solo un lavoro per queste infermiere, bensì una vocazione, un impegno che va oltre il semplice dovere professionale: solo animi profondamente sensibili possono dedicare la loro vita a questa vocazione. Sono il cuore pulsante del reparto pediatrico, e il loro affetto e la loro dedizione sono percepibili in ogni singola azione.
Questa giornata al Policlinico Sant’Orsola è stata una testimonianza tangibile dell’immenso potere della gentilezza e della compassione, scalfendo un segno importante nel mio cuore ed in quello di Renato Zero: anche nelle situazioni più difficili, c’è sempre spazio per la gioia, la speranza e l’amore. Sono infinitamente grata di essere stata parte integrante di questa esperienza e sono commossa per la straordinaria dedizione delle persone che ho incontrato.
Vorrei quindi dedicare queste poche parole alle infermiere, ai medici, agli operatori sanitari e a tutto il personale del Reparto Pediatrico del Policlinico Sant’Orsola.
Grazie per il vostro lavoro instancabile, per la gentilezza e il sostegno che impiegate ogni giorno nel dispensare sorrisi, parole affettuose e carezze ai bambini in difficoltà con l’intento di rendere l’ospedale un luogo dove è possibile imparare grandi lezioni di vita. La passione che impiegate nel vostro lavoro è una luce che accende la speranza in tempi difficili e alleggerisce la vita di tanti piccoli guerrieri. Siete persone speciali e il vostro spirito di dedizione e altruismo è un esempio per tutti noi.
Grazie di cuore, Chiara Giacomoni
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